SALUTO DIRIGENTE SCOLASTICO A.S. 2017/18

Carissimi, inizia un nuovo anno scolastico, per me il nono anno di dirigenza presso questo nostro grande Liceo. Dopo l’interruzione della pausa estiva, ora torniamo e ci rimettiamo in gioco, pieni di entusiasmo e di energia; siamo ancora più carichi e pronti ad intraprendere insieme il grande viaggio culturale avendo bene in mente il nostro obiettivo precipuo: formare giovani affascinati dal mondo della conoscenza e, contestualmente, capaci di rispetto verso se stessi, verso gli altri, verso l’ambiente. Problemi ve ne saranno, certo. E non tutti i problemi si prestano ad una risoluzione semaforica fatta di permessi e di divieti. Cercherò, allora, di svolgere la funzione dirigenziale quale supporto “intelligente” finalizzato all’obiettivo precipuo, di stampo formativo, che la Scuola deve avere. Per fare ciò, cercherò sempre più di vitalizzare un clima di energie positive e costruttive promuovendo sentimenti di appartenenza alla Scuola, poiché sono convinta che si partecipa volentieri solo a ciò che si avverte come vicino e insieme importante . Nei miei oltre vent’anni di dirigenza ho avuto sempre ben presente che non ho la garanzia di giungere a possedere la terra promessa, né ho contratto una polizza assicurativa contro gli insuccessi e contro le amarezze, bensì ho perseguito e devo continuare a farlo, il fine di una leadership che puntasse sul coinvolgimento e sulla condivisione in un clima di serena libertà, affinché in ogni momento lavorativo l’operare fosse il più possibile contemporaneamente valido ed efficace, significativo ed efficiente. Ai docenti, a tutto il personale ATA, alle famiglie, agli allievi, va il mio augurio per un anno scolastico sereno e fruttuoso. Vi lascio con questo messaggio: non si è soltanto un dirigente o un docente o un genitore, si è innanzitutto un essere umano, una “guida”, e i nostri ragazzi riescono ad identificarsi sempre con una “guida”. I filosofi, gli psicologi lo ripetono da anni: “ Tu non hai altro che te stesso, perciò devi diventare la persona più bella, più tenera, più meravigliosa e fantastica del mondo. E allora sopravvivrai sempre!” L’amore, l’accoglienza, la gentilezza, l’insegnamento forse altro non sono che il processo attraverso il quale noi riconduciamo gli altri dolcemente a se stessi. Non a ciò che vogliamo che siano, ma a ciò che sono. E questa deve essere la nostra più esaltante sfida educativa. Buon anno a tutti!
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